UNA SOTTILE DIFFERENZA
Bullismo durante la gita e video in rete, sospesi 14 studenti di un liceo di Cuneo, per le mamme era solo uno scherzo.
Siamo figli cresciuti nella convinzione che vivere sia inseguire un sogno, una passione, un’idea di futuro migliore, con ben chiaro nella testa il limite oltre il quale è bene non andare.
Figli di un’educazione rigida e severa, consapevoli di aver scelto da adulti, di essere genitori permissivi e pronti al dialogo ma, soprattutto, restii ai no: forse per scrollarsi di dosso la paura e la rabbia di schiaffi troppo facili.
E l’obiettività? Persa, e ora siamo ciechi di fronte all’evidenza.
Noi, i nuovi genitori di quei figli che trascorrono le giornate perennemente attaccati a un telefonino, a riprendere atti di violenza che, sempre più spesso, sono provocati da loro stessi, quei figli che, se non fosse per lo stesso sangue, considereremmo carnefici e non vittime di una condanna eccessiva per un gioco andato oltre, che i nostri padri vedrebbero subito per quello che è, ossia tutto, fuorché uno scherzo.
Senza smettere per questo di essere padri.
Una sottile differenza.