Sic transit gloria mundi
Mentre il ‘goleador prodigo’ Lukaku segnava, dopo neanche 2 minuti di gioco, il suo primo gol del nuovo periodo interista ed il collega Dumfries siglava, all’ultimo secondo di recupero, la prima sofferta vittoria della Beneamata, si andava esaurendo la parabola di Maurito Icardi, autocodificatosi MI9, centravanti nerazzurro dell’era Spalletti.
Dopo aver animato l’area di rigore avversaria e lo shopping in Montenapoleone, il nostro si è sentito dire dal neoallenatore dell’epoca Antonio Conte di “non essere previsto nel progetto tecnico della società.”
Da cui un sontuoso trasferimento, orchestrato con abilità dalla moglie manager Wanda Mara, al Paris Saint Germain, squadra nota per lo scarso rapporto tra i risultati a livello europeo e i miliardi sperperati nell’acquisto di stimati giocatori il cui rendimento misteriosamente non rispondeva quasi mai alle attese.
Per cui il nostro, colto anch’egli dalla misteriosa sindrome, si è sentito ripetere la frase di Conte da parte del direttore tecnico del PSV Galtier, con la prospettiva di terminare la carriera in qualche oscura compagine del campionato dilettantesco francese.
Ma per sua fortuna una emergente realtà di questo campionato, il Monza, con un notissimo presidente, sembra aprire uno spiraglio, anche se la dirigenza continua a far lampeggiare ora il semaforo verde ed ora il semaforo rosso.
Negli anni ’70 si diceva che il Monza non sarebbe mai arrivato in Serie A, dato l’ingombro mediatico, tecnico e finanziario di Inter e Milan, ma i tempi ormai sono cambiati e quando si muove mister B….never say never!
Marco Ettore Massara, agosto 2022 – © Mozzafiato