Dante 700
Esiste un solo spartiacque.
Esiste una sola distanza.
Ma non fra bianchi e neri, tra etero e omosessuali, destra e sinistra, ma tra chi fa le cose con superficialità e chi le fa con passione, chi si confronta con la Vita con un atteggiamento sufficiente, mediocre e, chi invece, ci mette energia e vitalità in ogni istante. Tra chi galleggia e chi nuota.
Come dico sempre, confrontandomi con la biologia umana, tra procarioti ed eucarioti. Due diverse cellule, due diversi modi di essere e di agire.
Questa è la vera differenza del genere umano.
Dante Alighieri la conosceva molto bene.
Dante in questo canto lo precisa con determinazione e nettamente. Già l’incipit è colmo di questo significato ed espresso in forma quasi provocatoria. L’ammonizione iniziale di Dante è:
“O Voi, che siete in piccioletta barca”,
dove il vero distinguo del genere umano è data dall’esperienza e dalla conoscenza, come ha precisato più volte il Prof. Carlo Ossola , esperto di studi danteschi .
Il sommo poeta intraprende questo viaggio in Paradiso e lo potrà comprendere, perché conosce la teologia, la quale sarà il suo lasciapassare.
Voglio concludere con una mia riflessione su Dante Alighieri, che non è solo, semplicemente e banalmente, lo scrittore più grande di tutti i tempi, ma bensì è un illuminato e un grande inventore d’immagini. Forse per rendere ancor meglio l’idea che possiedo, posso affermare che Dante è architetto geniale, un costruttore. Lui ha edificato un mondo, un universo. Come se un uomo solo avesse ideato e poi costruito Roma, trasversalmente a tutti i periodi storici presenti nell’urbe della Città eterna.
Baldassarre Aufiero, aprile 2022 – © Mozzafiato
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