Dimmi come punteggi e ti dirò chi sei

Last Updated: 14 Marzo 2022By

I PUNTINI SULLE VIRGOLE 

Ci sono punti e punti. Punti eleganti e punti insolenti, punti lenti e punti veloci. Poi ci sono le virgole. A volte dimenticate, a volte abusate; spesso mal poste. Una virgola in più, in meno o in un posto diverso può cambiare totalmente una frase. Numerosi sono gli esempi, anche divertenti ed ambigui, che si potrebbero citare.

Le due cose insieme però sempre meno: il punto e virgola è in via di estinzione. Pausa troppo lunga per questo mondo di fretta; pausa troppo breve ed elaborata per questo mondo di asserzioni senza appello, senza meditazione e senza dubbio.

Oppure c’è l’ipotesi dell’ignoranza: come si ignorano congiuntivi e passati remoti, si ignora questo segno intermedio, con poco carattere, né forte né debole, segno della riflessione e della diversificazione, virtù anch’esse in via di estinzione. O meglio, al pari di quei tempi verbali oscuri ed ostili, se ne conosce l’esistenza ma non l’uso corretto; quindi, nel dubbio di sbagliare, come per quelli, meglio evitare (in dubio, evita avrà sicuramente detto qualche latino o latinista in vena di licenze linguistiche).

Oppure c’è la teoria del risparmio: scrivere un segno in più, anche se è solo un baldo puntino lì sospeso sopra una gentile virgola, costa tempo ed energia, cose oggi sempre più preziose e da centellinare.

Ma nessuno scrive più a mano, si dirà! Vero, ahimè; benché sia un’altra storia. Però questo è il vero punto dirimente: il nostro segno fantasma si trova quasi sempre in una pagina secondaria dei caratteri elettronici, spesso è proprio assente nelle scritture automatiche o assistite, concepite appunto per essere veloci e (quindi) superficiali (e trascuriamo le amare riflessioni al proposito). Per trovarlo bisogna cercarlo, premere almeno due/tre tasti aggiuntivi e chi ne ha più il tempo e soprattutto la voglia?

Poi ci sono gli altri segni: segni deterministici e segni artistici, le varie forme di virgolette e via punteggiando; tutte grafie ben nascoste nelle tastiere dei devices tecnologici moderni e quindi destinate a cadere in disuso, al pari e più del nostro, in fondo per gli stessi motivi.  Oggi più di ieri vien da dire “dimmi come punteggi e ti dirò chi sei”.

Il Conte, marzo 2022 – © Mozzafiato 

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