LET IT GO
Chi mi conosce bene lo sa, fatico a esprimere sentimenti, esternare un’emozione.
Mi piace più ironizzare sulle cose, scrivere di eventi divertenti.
Oggi però ho l’arduo (quantomeno per me) compito di parlare di cosa sia necessario lasciare andare nella vita per migliorare sé stessi e vivere con più leggerezza – insomma vivere felici.
Credo sia capitato a tutti di trovarsi “bloccati” in qualcosa: lavoro, amicizie, amori. Magari non sapevamo come liberarci da una situazione per paura del giudizio degli altri, dei pettegolezzi dei vicini. Magari ci soffermavamo alle decisioni che avrebbero preso gli altri, a situazioni simili del passato. E in quella condizione dimenticavamo quali erano veramente i nostri pensieri, i nostri obiettivi, quello che realmente volevamo.
E’ così che si rimane intrappolati. E’ così che il tempo della nostra vita scorre senza rendercene conto.
Siamo così abituati a essere legati al passato che dimentichiamo di vivere il presente. E a questo aggiungiamo la paura del futuro: “E se accadesse così, e se andasse cosà?” Insomma abbiamo il passato che non passa e il futuro che ci spaventa e in tutto questo, ciò che di bello ci succede oggi, non riusciamo a vivercelo a pieno.
E se invece imparassimo a lasciare andare? Se tutto quello che sappiamo benissimo non potrà mai cambiare (magari perché semplicemente non dipende da noi, magari perché il nostro destino è un altro) lo lasciassimo andare come sta andando?
In effetti, andrebbe comunque così visto che non possiamo cambiarlo (deduzione logica).
E allora perché sprecare forze e dolore?
Come fare? A beh, io sono avvocato mica psicologa. La via dovete trovarla voi.
Quello che posso consigliare, però, è di trovare tempo per sé stessi: fate una camminata in mezzo alla natura, se siete più cittadini van bene le vie del centro, fatevi belli, oppure leggete un libro in pigiama, insomma state con voi stessi. Vi renderete conto quanto spesso non ci diamo l’importanza che meritiamo e ci leghiamo agli eventi che non dipendono da noi, come se in qualche modo potessimo deviarli, e invece, le cose vanno esattamente così come devono andare.
Se penso ora a quando ho sofferto, per esempio, per amore (sofferto si fa per dire) – ai tempi mi sembrava il mondo non potesse andare avanti – oggi dico “Grazie a Dio” e ci bevo pure un calicino per festeggiare. E questo vale anche per amicizie, lavoro ecc.
Vi rendete conto come – solo a distanza di tempo – le cose trovino senso molto tempo dopo? Sono andate così perché nell’oggi arrivasse qualcos’altro. Qualcosa di molto meglio, o per lo meno più adatto a noi.
Ma cosa ci siamo appena detti? Anche quello che è qui ora, dobbiamo viverlo qui. Non in futuro. Che se non vanno le cose di oggi, tra qualche tempo torneremo a brindare. (C’è sempre occasione per bere dai!). E se invece ciò che abbiamo ora dovesse continuare? Beh, brindiamo comunque, vuol dire che questo doveva essere.
La domanda è: io sono in grado di farlo? Beh io no, penso e ripenso, al passato, al futuro, al presente. Infatti ho sempre male alla testa (almeno ce l’ho).
Però oggi mi affido a questa tecnica: mi faccio bella, faccio una camminata, compro un libro e smetto di preoccuparmi, tanto le cose non dipendono da me. Almeno quelle a cui voglio pensare oggi (e oggi sono belle).
Vi lascio con una citazione di Osho, potete appenderla al muro, condividerla sui social o semplicemente farla vostra:
“Sei stato un po’ troppo serio di recente, seriamente… è tempo di lasciar perdere! Fatti una bella risata e metti da parte i tuoi bei piani. Davvero non ne hai bisogno. Ciò che dovrà accadere accadrà e tu hai una scelta: andarci insieme o andarci contro”.
Beh, let it go.
Giulia Buratti, dicembre 2021 – © Mozzafiato