Avrei voluto guardare il cielo vedendo albe e tramonti
gocce di rugiada tra petali e girasoli,
voli di farfalla allo schiarirsi del giorno
come grappoli di uva tra le vigne.
Nascere e risorgere
lasciando le follie all’imbrunire del giorno,
soffio di vento tra i capelli come spighe di grano in un campo.
Parole schiudersi sulle labbra appena baciate,
calore di carezze sinuose come petali di rosa sulla pelle,
gocce di lacrime cadere come pioggia sulla terra
come schegge di vetro tra i diamanti.
Ma la sera non lascia spazio,
il sonno avvolge le anime e le investe di nettare
dolciastro, languido e passionale
e si insinua come miele nel veleno,
il bacio sopito della notte.
Petronilla Corsaro, gennaio 2021 – © Mozzafiato