Il popolo dei babbei
E’ realmente incredibile leggere i commenti degli sconfitti alle recenti elezioni in Umbria.
Vauro non riesce a farsene una ragione e con le sue spregevoli affermazioni, dimostra quanto bruciano certe sconfitte così eclatanti.
Commentare i dati delle urne non solo è superfluo – anche dalla parte dei vincitori – sarebbe irrispettoso per il buon senso della gente comune, tale è il divario tra il Centro Destra e l’alleanza PD e M5 stelle.
Le riflessioni della sinistra sulla sconfitta elettorale si aggrovigliano come i serpenti della Medusa, figura mitologica greca, senza nessun senso logico.
Ma quello che stupisce è la mancata lungimiranza di questi politici attualmente al governo. Forse dovrebbero regalarsi vicendevolmente “Il Principe” di Macchiavelli.
Denigrare e mancare di rispetto ai propri concittadini, per aver espresso un voto diverso, è incomprensibile.
Questo semplicemente perché il Popolo Italiano non è un popolo di babbei, ma bensì di persone libere che valutano i fatti e poi votano di conseguenza.
Fare finta di non comprendere che c’è un crepaccio o meglio un abisso tra Paese reale e paese parlamentare, non è accettabile.
E questo è anche anticostituzionale.
«Coloro e’ quali solamente per fortuna diventano, di privati, principi, con poca fatica diventano, ma con assai si mantengono.»
(Nicolò Macchiavelli, Il Principe)
Baldassarre Aufiero, ottobre 2019 – © Mozzafiato