COSÌ FAN TUTTI

Last Updated: 11 Agosto 2018By

Quel che non poterono rivoluzioni e riforme, poté la tecnologia.

 

In principio fu l’SMS, grazie al quale ricominciò a scrivere (e a leggere) anche chi pensava di aver chiuso o quasi con queste attività dopo i miseri obblighi scolastici. In realtà così diventarono tutti non solo minimi scrittori e lettori, ma anche provetti dattilografi. La dimestichezza con la tastiera era prima di allora abilità esclusiva di impiegati e segretarie, vera e propria disciplina insegnata, con rigore e tanto di ‘professori’ esperti. nelle scuole di ragioneria. Ci si è accorti che l’autodidattismo può essere altrettanto efficace. Chissà se è vero anche in altri ambiti…

In realtà prima ancora fu il walk&talk diffuso e per tutti, cosa che prima dei telefoni portatili era privilegio esclusivo di qualche spia o alto ufficiale militare. I walkie-talkie, rudimentali e gracchianti apparecchi ricetrasmittenti monodirezionali della portata sì e no di un centinaio di metri, erano il sogno di tutti i ragazzini degli anni ’70, con i quali provavano a perseguire il loro anelito di libertà. Le autorizzazioni ed i controlli di  tutte le trasmissioni (anche quelle private e limitate, persino all’interno di un cantiere!) erano ancora molto in là da venire.

Poi arrivò tutto il resto; tutto low cost.
Con l’e-mail son diventati tutti assidui epistolaristi; con le fotocamere e telecamere digitali, autonome prima e incorporate poi, son diventati tutti fotografi e registi; con i blog son diventati tutti scrittori e giornalisti; con i tweet tutti aforisti; con la computer graphic tutti artisti. Persino tutti scienziati, attivi e passivi, con le enciclopedie ‘dal basso’. Fino ai social networks, che hanno reso tutti esibizionisti; e spioni.
Si sono così moltiplicate le opportunità o le minacce? Entrambe, come per tutte le innovazioni ‘democratiche’. Invocare censure, divieti, restrizioni, ordini e corporazioni per questa o quella professione ‘contaminata’ o ‘violata’ suona quanto meno anacronistico e antistorico; e forse è pure impossibile.
Come guida e discrimine bastano-oltre all’indispensabile originalità-l’etica e la cultura, il buon senso e il buon gusto; di chi produce e di chi fruisce.
Non si possono imporre? Già, però si possono ben insegnare, imparare e coltivare; fin da giovani.

Il Conte, agosto 2018  © Mozzafiato

 

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