La nonna
Quest’anno non sono ancora andata a trovare la nonna. Da parecchio tempo ormai si trova in una casa protetta, dove è trattata bene (si sentono tante storie…) ma trascorre le giornate senza fare gran che. E’ amata dalle altre degenti, che si interessano a lei, le chiedono della famiglia, di me… A dire il vero non so quanto la cosa, cioè l’interessamento, sia reciproco. So che però nonna Vera ha trovato una passione: seguire un ragazzo che canta la lirica. Solo che non ho capito se questo giovane sia reale o meno (finché non torno a trovarla il dubbio rimarrà) ma anche la prima volta che mi è stato spiegato ero tutto piuttosto nebuloso e confuso nella mia mente. Il bel canto è sempre stata la passione della nonna materna.
L’anno scorso sono andata a trovarla proprio in occasione del compleanno: 29 settembre. Anni non ricordo. Mi pare sia del 1928.
Forse appare gelido questo mio augurio alla nonna. Non è così. Sì, io sono una figlia e fors’anche una nipote degenere. La parola è un po’ forte, ma serve a capire la distanza che mi separa dalla figlia che tende a zuccherare ogni contesto famigliare e parentale che la riguardi. Che riempie di cuori ogni sua frase, e post di Facebook, che abbiano per argomento la mamma, il papà, i nonni. Insomma, non mi sentirete mai dire: “MAMMA sei tutto per me, papà idem e nonna come ti adoro!”. Ho la tendenza a essere iper critica anche con chi mi è più vicino. La cosa cambia quando “l’attacco” viene dall’esterno. Se sento o percepisco un principio di attacco verso i miei, mi infiammo.
La nonna non è il posto in cui abita ora. Per fortuna. Il posto che mi tiene a distanza. La nonna è il donnone asburgico che mi prepara scofanate di tortelli con la panna, salsicce e patate arrosto e mi mette i vinili che volevo sul giradischi, nella sua casetta vicino Reggio. Lei è romagnola, un sentire tutto suo.
Quando ci siamo viste, le ho parlato di me e di un bambino bello come il Sole e gli occhi cerulei sulla carnagione rosissima le sono inumiditi. Poi ha voluto allargare la foto sul display.
Un phonino e la nonna. Meno di sei gradi di separazione nel mezzo.
Lara Ferrari, ottobre 2017 – © Mozzafiato
Foto di Annelise Aufiero – Riproduzione riservata