Era autenticamente cinema

Last Updated: 17 Gennaio 2025By

Non eri terreno, mi dico, mentre mi raccolgo in un abbraccio di triste incredulità.

Perciò, non essendo terreno, il colpo della tua scomparsa fa meno male.

E invece… ieri sera quando è uscita la notizia ero al telefono con un caro amico all’estero, me lo ha letto in diretta.
Nemmeno quando l’ho visto dal vivo, a Lucca un po’ di anni fa, ho pensato che David fosse reale.
Non era solo il tipo di film inclassificabili nel senso di sfuggenti a ogni etichetta che produceva, ma sembrava veramente fatto della stessa sostanza dei sogni.

Era autenticamente cinema.

Lo respirava e lo emanava, in questo modo restituendolo a chi si trovasse casualmente a incrociarlo.

Somigliava ai suoi personaggi e a nessuno.

Alto, statuario, biondo platino, occhiali rayban wayfarer primo modello. Un alieno. Però buono. Sennò fra “Blue Velvet” e “Mulholland Drive” come avrebbe fatto a girare “A Straight Story” ? Il cinema era il suo specchio. La sua immagine lo rifletteva, e rifrangeva in mille minuscoli preziosi frammenti nell’aria.
Evidentemente non riesco a proseguire come se nulla fosse.
Lo avevo perfin sfiorato, ma non ha nessuna importanza adesso. L’incontro vero con lui poteva avvenire ed è avvenuto solo sul grande schermo. E’ lì che si è accesa la luce, lì che non ho capito più niente e ho sentito il primo battito d’ali.

Non è possibile tornare intonsa alla quotidianità dopo essere salpata per un altrove che egli soltanto poteva concepire.

L’idolo del cuore e lo zio genio (forse più consona come età) che avrei voluto muore, quindi.
Rimane il patrimonio di idee, la quarta dimensione di sogni e visioni con cui ha intessuto parte del mio immaginario, facendomi perdere l’equilibrio. Addio primo grandissimo amore cinematografico.

Il fuoco continua a camminare. Il meteo è comunque fulgido di sole, oggi.

Lara, una tua fan

Lara Ferrari, gennaio 2025 – © Mozzafiato

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