Massimiliano Amico: il pittore dei profili (pro-fili)
I profili degli esseri umani e i fili per continuare ad esserlo
Massimiliano ha un cognome impegnativo: Amico.
Dai filosofi dell’antica Grecia, ai letterati del mondo romano, dagli artisti del Rinascimento e del Barocco fino all’Ottocento romantico e all’Arte contemporanea, tutti hanno cercato di definire il concetto e il sentimento dell’Amicizia, quello con la “A” maiuscola.
L’amicizia è semplicemente una scintilla mozzafiato, che non si spegne.
Il più alto dei sentimenti.
Una sinergica spiritualità che non poteva non incontrarsi nella Vita.
L’amico è la parte più potente di te stesso nell’altro lato.
A differenza dell’Eros non ha alti e bassi, inizi e conclusioni.
L’Amicizia è un’inizio senza fine e nei rari casi in cui terminasse, entrambi i soggetti vivono un dolore terribile, alcune volte maggiore della sofferenza del vivere un lutto familiare.
Ecco il perché del titolo e della poetica artistica di Massimiliano .
“Nomen Omen”, in ogni nome c’è una luce, un destino affermavano i latini.
Quindi Massimiliano Amico non poteva non sviluppare questa forma artistica.
Un’espressività culturale legata alle relazioni identificata attraverso i “Profili”.
Profili con entrambe le valenze, quella legata alle teorie psicoanalitiche da Freud a Jung e, quella che invece tende a creare attraverso i fili (pro-fili) una dinamica relazionale importante e stimolante.