Home / CULTURA / Gli uccelli (codici di geometria esistenziale)

Gli uccelli (codici di geometria esistenziale)

Appena Rita ha pubblicato questa sua foto sui social, sono rimasto folgorato.

Le ho chiesto immediatamente l’autorizzazione di pubblicarla sul nostro Giornale di Cultura Mozzafiato.
Ormai, da quel giorno, è passato più di un mese.
Sì, probabilmente doveva decantare dentro di me, come un eccellente vino di una buona stagione.
La prima sensazione netta e concreta e probabilmente trasversalmente sentita è quella di una vicinanza tra il mondo reale e quello artificiale.
La seconda, quella più romantica, quella per capirci legata alla mia amica fotografa Fabiola, è di un amore che attraversa gli spazi della genetica che conosciamo, per far avvicinare due esseri della stessa razza, ma di mondi opposti: una cornacchia e un cigno gonfiabile.
La terza è quella di uno strano gioco che può avvenire solo in un’estate torrida, come quella che viviamo, dove quello che vediamo non sempre è vero, ma sono solo dei miraggi.
Poi, ho inviato la foto ad amici ed amiche ed allora si è manifestato il Paradiso ( e non scatenato l’inferno).
Un amico pittore e artista multidisciplinare mi ha parlato di Dalì,
un conoscente eremita, che inverte le stagioni per le sue ubicazioni, montagna d’estate e mare d’inverno, senza indugio mi ha sottolineato l’importanza di fare una riflessione a largo respiro, scrivendomi:
 
“Mare dicotomico vento, pioggia, tempesta
Mare solare tranquillo rilassante

Male concreto come una mareggiata o uno tsunami

Bene artificiale, artificioso,di plastica.
Noi ci illudiamo
Cornacchia e cigno “gonfiato”.
Non prendiamo in considerazione quelli che sono i veri pericoli
e pensiamo di combatterli con i nostri giochi?
Ma la Natura, non è così!
Pretende uno sforzo dall’uomo, un’idea per combattere il pericolo concreto”.
 
A questo punto, invece di chiarirmi le idee, esse si sono ulteriormente confuse in un vortice di punti di vista.
Finalmente uno che ama il Cinema profondamente come me, ha citato “Gli uccelli” di Alfred Hitchcock.
Ecco lì ho compreso.
In questa foto c’è un insegnamento magico del Maestro Franco Battiato.
Gli uccelli sono gli unici esseri che vivono la maggior parte del loro tempo in cielo.
Essi vivono tra le nuvole e la luce che entra nell’atmosfera terrestre dove il colore azzurro che possiede le onde più corte, piccole (e forse umili) prevale sugli altri colori.
Essi vivono più vicino alla Forza Creatrice benevola che ci benedice.

Baldassarre Aufiero, luglio 2024 –  @Mozzafiato

Foto: Rita Catelli

Ufficio Stampa


hacklink