La splendida principessa di 95 primavere (quasi 96), la mia mamma, è siciliana.
Lei è di Noto, splendido gioiello dell’arte barocca.
Quando ero bimbo, parlavo tanto, come ora.
Mia madre, pur con tutto l’amore per il suo primogenito, ogni tanto, quando il livello di tolleranza era superato, mi diceva nella sua lingua originaria:
“Zittiti”.
Ma la lingua siciliana è complessa e soprattutto differente, cambia tanto tra l’Occidente e l’Oriente dell’isola.
Durante l’ultima vacanza in Sicilia, ho scoperto che aggiungendo una “u” e quindi dicendo ” ‘U Zittiti”, significa che la situazione, la persona o la riflessione, in questa caso la “bellezza”, non può essere messa in discussione, perché è perfetta, scevra da critiche e non possono esserci opinioni differenti.
Ecco, Anita è ” ‘U Zittiti”.
Lei è l’apoteosi, il massimo fulgore, splendore vivo e abbagliante.
Semplicemente perché da questa foto emerge l’energia femminile da tutti i pori, una bellezza mozzafiato, una conferma che il Nostro Creatore ha un gusto sublime.
Come in questa foto successiva, dove il tocco dei capelli apre l’anima.
Concludo, affermando che probabilmente anche i gay più accaniti, di fronte a cotanta meravigliosa donna, avrebbero dei tentennamenti.
E chissà mai, anche dei ripensamenti.