Cannibalismo: origini e misteri.
Oggi più che mai, occuparsi di comportamenti umani significa cavalcare la cresta dei temi alla “moda” come l’utilizzo dei social media, l’intelligenza artificiale, ecc.
Interessarsi, invece, di tematiche di nicchia è sempre più complesso ma, al contempo, affascinante.
Questo è il caso dell’oggetto di ricerca che fa da sfondo al saggio Cannibalismo, questioni di genere e serialità.
Si tratta di uno dei pochissimi saggi scientifici di tipo sociologico che analizza il cannibalismo, che a differenza di quanto si possa pensare, è un fenomeno che accompagna la storia dell’uomo sin dall’antichità. In questa opera i temi trattati sono tanti: dall’analisi storica, antropologica, psicoanalitica e sociologica del cannibalismo, al citare casi famosi come il caso del disastro aereo sulle Ande e che ha ispirato film, libri e serie televisive, da “Alive” del 1993 a “Yellowjackets” di Showtime. Più di recente, è uscito su Netflix “La Società della Neve”; e ancora lo stesso Bones and All diretto da Luca Guadagnino e tratto dall’omonimo romanzo di Camille DeAngelis.
Inoltre, in questo saggio sono stati analizzati una serie di soggetti cannibali, scelti sulla base del loro genere ed orientamento sessuale: Leonarda Cianciulli, “la saponificatrice di Correggio”; Andrei Chikatilo, il “mostro di Rostov”; i coniugi Baksheev, i “cannibali di Krasnodar”; Jeffrey Dahmer, il “cannibale di Milwaukee o il mostro di Milwaukee” e Armin Meiwes, il “cannibale di Rotenburg”. Nell’ultima sezione del saggio, invece, vengono analizzate alcune divinità dai tratti cannibali per poi focalizzarsi su una sola divinità e il culto a essa connessa, ovvero Śiva, poiché per via delle sue peculiarità, portate fino agli estremi da una setta indù, gli Aghori, vi sono elementi che lasciano ipotizzare l’esistenza di un istinto di tipo primitivo, ma anche śivaista, nei serial killer.
Si tratta di un’opera che ha destato molto interesse e riflessioni, tanto che è stata insignita della menzione di merito nel contesto del premio nazionale Caffè delle Arti.
Così dovremmo tutti rammentare che dietro ad un atto cannibale si celi un essere desiderante simile a quello che alberga in noi.
È il desiderio il denominatore che ci accomuna ai serial killer: l’uomo è un essere desiderante, il resto è tutta una questione di gradazione, o anche di situazioni che allentano dei freni, rompono degli argini e fanno passare dal pensiero all’atto
Davide Costa, febbraio 2024 – © Mozzafiato