Calorie e giga
Ieri si è concluso il primo round delle Feste Natalizie.
Forse da un punto di vista “alimentare” quello più importante. Dalle Alpi ai Nebrodi, dalle spiagge teutoniche di Jesolo a quelle selvagge della Sardegna, l’unico comandamento socio culturalmente imposto era quello di mangiare, mangiare fino allo sfinimento.
Gli italiani non rinunciano a festeggiare il Natale a tavola. E dopo un autunno difficile per i consumi alimentari, tornano a spendere per la cena della vigilia e il pranzo del 25 dicembre, con un budget medio di 85 euro a persona. È quanto emerge dal sondaggio di Natale Confesercenti-Ipsos. Vergognoso e irritante invece il dato sullo spreco alimentare: circa 43 euro di cibo a persona è finito nella spazzatura.
Quindi le calorie sono in crescita nella nostra penisola affetta da polifagia, ma anche i giga utilizzati dai nostri smartphone, sempre più tecnologici, sono in forte aumento, con grande piacere della triade delle compagnie telefoniche, anche loro fameliche.
I Babbi Natale trasportati da renne nei cieli stellati, sono entrati via #whatsapp, di nascosto nei nostri apparecchi in forma di video insulsi, portandosi via una bella refurtiva di giga. Ma di questi dati non conosciamo nulla. Figurarsi se la triade della comunicazione telefonica sopraindicata ce li fornirà.
Siamo noi gli stupidi, che con sguardo ebete li guardiamo fino all’ultimo secondo e poi li giriamo a tutti i contatti, pensando di essere originali.
Ma il secondo round sta per iniziare con la festa di Capodanno.
Quindi Buona Befana a tutti, che tutte le spese (ops feste) porta via.