C’ERANO UNA VOLTA GLI SPAZZINI

Last Updated: 25 Maggio 2023By

Una volta, appunto. Ora non si possono più chiamare così. Perché la parola è ritenuta-erroneamente-degradante? Basta sostituirla,come si è fatto,con Netturbini, o col più asettico Operatori Ecologici… No, peggio, perché è obsoleta: non se ne vede più uno con una scopa in mano!

La crociata contro le parole ritenute offensive è stucchevole.

Intanto perché nessun lavoro, svolto con decoro e dignità, è umiliante, ma poi perché in realtà sottintende una crociata contro quegli stessi lavori. A questo punto diventeranno proibite pure Muratore, Imbianchino, Giardiniere…lavori di cui abbiamo tutti bisogno ma che non vogliamo vedere, che si dice non vogliamo più fare, mentre erano attività di gran tradizione artigiana locale.

Ma torniamo alle scope. O meglio alla loro assenza, sostituite ormai quasi completamente da macchinari infernali e rumorosissimi: spazzastrade che ingorgano il traffico, spazzamarciapiedi che intralciano i pedoni, ventilatori sposta sporcizia che soffocano i passanti. Tutti peraltro generatori di una gran puzza e di un particolato tossico almeno quanto i gas di scarico dei peggiori motori, compresi i loro stessi, quasi sempre vecchi e antiecologici.

Sì, forse si spende meno e si fa prima, ma a quale prezzo, ecologico ed occupazionale? Quanto inquina e quanti uomini sostituisce un ‘lumacone'(*)? Per non dir dello stress di non poter camminare in pace e di dover sopportare quel fastidioso baccano.

Altrove invece gli spazzini esistono ancora eccome, apprezzati e rispettati per il loro utile, onesto e pure poetico lavoro, specie se notturno. Che romantica cornice vedere ancor oggi ad esempio svizzeri o estoni che, con una impeccabile divisa, armati di una classica scopa di saggina, accompagnati da una cigolante carriolina di legno, tengono pulite le loro amate città!

Il Conte, maggio 2023 – © Mozzafiato

(*) Dicesi di quegli spazzoloni meccanici motorizzati; sia a causa della loro estenuante lentezza, sia per quella scia umida che lasciano sul terreno al passaggio, a guisa di bava di lumaca

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