La firma: la nostra cifra stilistica (1° parte)
E tu, dove firmi?
La firma (latino firmare, confermare, rendere saldo) è la sottoscrizione del proprio nome e cognome con cui si chiude uno scritto per confermarlo o per rendere noto l’autore.
In grafologia la firma rivela la propria identità sociale (aspirazioni e immagine che si vuole trasmettere agli altri) e la percezione del soggetto nei confronti della famiglia di origine, in particolare della figura paterna.
Un’analisi non potrà, naturalmente, mai essere svolta in modo completo con il solo autografo anche se un buon grafologo non effettuerà profili di personalità in scritti senza firma.
Un primo approccio di analisi riguarda il rapporto di omogeneità o disomogeneità della firma con il testo e la sua collocazione nello spazio del foglio, secondo le seguenti possibilità:
- firma uguale al testo: è indice di equilibrio tra io individuale e sociale, la persona è lineare e coerente in ambito sia privato che pubblico:
- firma diversa dal testo: la persona tende a comportarsi in modo diverso nella sfera privata e pubblica e, in base al contesto grafologico, può essere anche rivelatrice di originalità e creatività;
- firma più grande del testo: la persona, in ambito pubblico, per essere accettata mostra un’immagine di sé importante e sicura.
- firma più piccola del testo: nel sociale la persona è timida e introversa temendo di affrontare situazioni di conflitto;
- firma a sinistra: persona che si impone alcuni limiti per raggiungere i propri obiettivi tendendo a mantenere, in ambito lavorativo, lo stesso posto evitando cambiamenti, novità o imprevisti;
- firma al centro: prevale la concretezza, anche se spesso lo scrivente rimanda piani e progetti. Una firma grande, può rivelare una persona dagli atteggiamenti molto teatrali;
- firma a destra: indica persone che si mostrano dinamiche con un continuo bisogno di movimento e azione, anche nel lavoro.
Ricordando che tutti i dati raccolti in un’analisi grafologica devono essere sempre confermati da indagini accurate e meditate sul contesto dei segni, continueremo a viaggiare fra i segreti delle nostre firme trattando, nel mio prossimo contributo, sottolineature, gesti accessori e il rapporto grafico nome e cognome.
La scrittura è uno strumento privilegiato di studio della manifestazione più precisa, verificabile e spontanea del pensiero. (Hippolyte Michon)
Monica Ferri, febbraio 2023 – © Mozzafiato