Amore della nonna
Nonna, facciamo after?
Finalmente una di quelle notizie che mi rallegrano la settimana.
Succede a Brescia, un lunedì pomeriggio come tanti.
Un giovane di 19 anni intento a scambiarsi – in maniera a dir poco sospetta – alcune sostanze con un compare, viene avvistato da agenti della Polizia, che lo intercettano poco dopo.
Mentre il compare, evidentemente più agile e scattante (probabilmente da piccolo faceva le campestri) riesce a far perdere le sue tracce, il nostro piccolo e indifeso 19enne si ritrova tra le grinfie della Polizia, che gli trova addosso circa mezz’etto di fumo.
Alla richiesta di spiegazioni, il ragazzo dichiara di vivere momentaneamente dalla nonna, in quanto i genitori sono in vacanza. Perquisita la casa della signora, viene ritrovato altro hashish, un coltellino sporco di fumo e uno spinello a metà (mai lasciare le cose a metà e mai fare domani ciò che puoi fare oggi, ricordatelo sempre!).
La nonna allora decide di intervenire in difesa dell’amorevole nipote dichiarando che le sostanze sono sue, lei ne fa uso, lei le fuma, per svago e per placare i dolori.
Che nonnina cara. Possiamo anche crederci volendo… in fin dei conti basta fare delle analisi, no?
Peccato che poi esistano cellulari, chat, oltre alle analisi sopra citate. E’ proprio una chat, quella di Telegram, a incastrare il nostro 19enne: clienti sotto pseudonimo chiedono dosi da decine di grammi alla volta. Però sicuramente anche la nonna sa usare Telegram.
Insomma fatto sta che il PM non ha creduto all’anziana donna e ha disposto gli arresti domiciliari del ragazzo. Ma indovinate dove? A casa della nonna!
A questo punto io proporrei un bell’after a Brescia, ovviamente a casa della nonna, guys!