FREE HUGS
Così recitava il cartello che alcuni ‘volontari dell’abbraccio’ portavano al collo qualche tempo fa per le vie di molte città.
Poi ci hanno cambiato il mondo; le vessazioni autoritarie, antisociali e antinaturali hanno stabilito, oltre a mille altre cose liberticide ben più gravi, che gli abbracci (e maggiormente i baci), soprattutto fra sconosciuti, sono quasi un reato più grave del furto e sono stati vietati, prima quasi de jure, poi praticamente de facto dagli stessi usi e costumi, che son pur sempre una fonte del diritto, benché l’ultima, anche se ce se ne ricorda solo quando suggerisce divieti e negatività anziché quando promuove premi e positività.
Quei cartelli sono dunque scomparsi, così come le persone che li portavano, a dire il vero di solito dotati di una presenza e di una miseche stimolavano ben poco l’affettuosità.
Sul free, no comment..ci mancherebbero pure gli abbracci a pagamento!
Sull’hug c’è da discutere. Che l’abbraccio sia terapeutico è ormai assodato. Psicologia, Biologia e forse anche Medicina sono concordi nel riconoscere che è meglio di un motivatore e di un calmante messi insieme.
Affinché l’abbraccio produca, dispieghi e infonda le sue virtù taumaturgiche dev’essere però un abbraccio a sfondo passionale, in modo che sia sufficientemente lungo ed intenso. Va bene anche un abbraccio con una persona sconosciuta, ma che il corpo e la mente riconoscano come potenziale partner gradito e gradevole, ovviamente anche in senso reciproco; non può essere un passante qualunque, tanto meno se sgradito o sgradevole.
L’effetto salubre è praticamente lo stesso del bacio; non a caso le due cose di solito si sviluppano insieme e si alimentano a vicenda e presuppongono, appunto, amore e trasporto. Je t’embrasse dicono non a caso Oltralpe a significare di fatto le due cose insieme.
Gli abbracci devono essere calorosi e i baci profondi affinché facciano stare bene…si pensi quanto sarebbe bello vedere qualcuno/a piacevole portare un cartello Free Hugs&Kisses! I fulminei baci a schiocco, come le fugaci pacche sulle spalle, non servono a nulla se non forse per i bambini o i compagni di lavoro; certamente liberano ben poche sostanze benefiche come endorfine e ossitocina.
E se un amante, anche solo potenziale, non si trova, come spesso accade nelle società moderne, nonostante le apparenze? Beh, sicuramente si è un po’ meno sani, ahimè non solo per questo motivo.
Così più d’uno ha cominciato a suggerire di abbracciare (se non finanche di baciare) qualsiasi cosa che si abbia vicino e che in qualche modo si ami, perché no anche una motocicletta! Va da sé che non è lo stesso, neppure se tale cosa fosse un albero, come ultimamente sembra andare di gran moda. Gli alberi hanno sicuramente mille pregi, ma di certo non quello di poter ricambiare il gesto e la pulsione o di essere potenziali amanti. Forse sarebbe meglio osservarli, accarezzarli, sfiorarli; nel mondo d’oggi peraltro sarebbe già tanto ammirarli e rispettarli, bistrattati come ahimè di solito sono.Il Conte, gennaio 2022 – © Mozzafiato
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