Il condizionale uccide, l’amore resuscita.
Mio figlio, 7 anni appena compiuti, con tosse (tampone negativo)… teme di morire e prima di andare a letto ci lascia questo bigliettino, piangendo.
È la dimostrazione che alcuni di noi genitori – tra cui mi metto in prima fila – abbiamo fallito perché abbiamo pensato di tutelare i nostri figli (giustamente) dal virus ma tralasciando gli effetti che avrebbero avuto tutti i tg e i vari “non metterti le mani in bocca”. Saranno cresciuti tutti prima del tempo.
Ma quanta dolcezza in questo “testamento”. Ci voleva lasciare tutto ciò che aveva. Il suo cuore. Inutile dire che ora sta meglio di prima e salta da un lampadario all’altro.
Il condizionale che ha usato, è vero, uccide; ma il suo amore resuscita.