Moto Guzzi: un secolo di storia e territorio
L’AQUILA LARIANA
Sulla sponda orientale del lago di Como, c’è un borgo grazioso e operoso dove cent’anni fa qualcuno iniziò a produrre motori e telai; Carlo Guzzi voleva produrre motociclette performanti e resistenti: in un secolo l’azienda da lui fondata ha prodotto in realtà storia e cultura, oltre che motociclette.
Mandello del Lario è la Moto Guzzi; e la Guzzi è Mandello.
Forse nessun’altra Casa motociclistica ha una tale simbiosi col territorio della propria sede storica.
Se la moto è un’amante e una religione, la Guzzi è un amore e un culto.
Poche Case motoristiche possono vantare un legame così forte con i propri clienti, pardon, estimatori del marchio e del prodotto, con una fedeltà che rasenta la fede.
Sarà la gente del posto, laboriosa e tenace; sarà la conformazione dei luoghi, con quelle strade perilacustri e pedemontane contorte e vivaci che fanno della moto il mezzo di spostamento d’elezione. La passione genera l’eccellenza e l’eccellenza genera nuova passione: il percorso produttore-prodotto-fruitore si autoalimenta.
Il Passo d’Agueglio e la Provinciale panoramica si possono percorrere con qualunque mezzo, ma in sella ad una Guzzi, non importa quale modello, antica o moderna che sia, ci si sente parte dei luoghi e dei loro abitanti, ci si sente-insieme-nel passato e nel presente.
Moto Guzzi da alcuni anni ha intrapreso con successo una efficace azione di rilancio del marchio e della produzione; l’Aquila centenaria continuerà così a volare alto sul lago e le sue montagne, sulle Grigne sopra Mandello.
PS. articolo pensato in sella ad una Guzzi California sulla route 72 fra Lecco e Varenna
Il Conte, ottobre 2021 – © Mozzafiato
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