Carlotta

Last Updated: 1 Agosto 2021By

La morte dovrebbe far parte della vita, un evento inevitabile ma non prevedibile nel dettaglio.

Eppure nessun uomo si abituerà mai. Ci sono persone che vivono senza avere mai un’età ben definita, perché sono incredibilmente sognatori e fiduciosi nel presente e nel futuro, anche quando hanno attraversato molte primavere.

Carlotta era così, una vita in mezzo alla tempesta, alterne fortune, grandi affetti e immensi dolori, difficoltà e gioie inaspettate.

Carlotta è stata casa per tante persone. Nel suo salotto c’era profumo di caffè e sul divano trovavi a conversare giudici, cameriere, professionisti, cartomanti, casalinghe.

Lei si sapeva rapportare con tutti , con quegli occhioni chiari e la risata squillante. Eccessiva, sincera, sensibile, è stata una delle prime donne ad occupare un ruolo di rilievo in un’amministrazione pubblica, una delle prime a sfidare la società bigotta e a crescere da sola due figli e ad accudire i genitori, senza mai lamentarsi.

Carlotta, che quando si infuriava la sentivi urlare dall’altro capo della città, era la stessa donna che parlava di sentimenti con la genuinità e la fiducia di una tredicenne. E’ volata via così come è vissuta, in un modo imprevedibile e nel luogo che più amava.

Lei, creatura con gli occhi di mare, è entrata in paradiso dalle acque della sua amata Ischia, il luogo dove aveva vissuto i periodi più belli della sua infanzia.

Non potevi conoscerla e restare indifferente.

Carlotta ha vissuto appieno la sua vita, insegnandomi che l’Amore, quello vero, non è egoisticamente confinato all’aleatorietà dei rapporti di coppia, ma è una  forza prodigiosa, una luce calda che avvolge chi ti sta intorno.

L’Amore è nella parola buona che tu hai dispensato ai tuoi amici, nei sacrifici che hai sopportato per crescere due figli meravigliosi,  nella gioia che esprimevi parlando delle tue nipoti, nella discrezione e nel rispetto per le tue nuore, insomma l’Amore vero è il motore che ha spinto ogni tua azione.

Hai vissuto da sirena tra le acque tormentate o placide dell’esistenza e dalle porte del mare sei entrata in Paradiso.

Manchi a tanta gente, ma sono certa che un giorno, alle porte del Cielo, mi verrà incontro una ragazza con gli occhi di mare e con la voce squillante mi urlerà :

“Indovina chi sono?” Ed io saprò che sei tu.

Arianna Versaci, luglio 2021 – © Mozzafiato

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