53 anni : 1968-2021
Voglio sottolineare il completamento di un percorso che va dalla fiaccolata di Napoli – vista in TV in bianco e nero – ai coriandoli sparati in aria nella magica serata di Wembley.
Una vittoria, si è detto, dovuta al “gruppo”; preferisco dire ad una squadra senza ‘divi’; il fatto di aver sostituito Immobile, e quindi giocando senza un vero centravanti, è l’immagine concreta, sul campo, di questa linea ispiratrice.
Certo c’è stato un bel brivido gelido, quando dopo poco più di due minuti ci siamo trovati a raccogliere un pallone da dentro la nostra rete. Il pareggio è arrivato dopo 71 minuti, non proprio in maniera elegantissima, ma come risultato di una grande voglia di riequilibrare una partita che sembrava volerci sfuggire di mano. Poi sono venuti i supplementari, anche questa volta (ma vedi oltre…) improduttivi e ancora una volta arriviamo ai rigori.
Qui arriva San Gigio Donnarumma: uno che va a cercare di parare un tiro dagli 11 metri con l’aria di chi va a ricevere una telefonata di quelle piacevoli…..ed è tutto dire.
Già, che dire: due piccoli suggerimenti all’UEFA:
– Istituire un premio di consolazione alle due squadre scandinave: per la Svezia prendere il gol che la elimina ai quarti a meno di un minuto dalla fine del secondo supplementare richiede una dose straordinaria di aplomb nordico; la Danimarca recrimina che avrebbe potuto essere Lei a disputare la finale con gli Azzurri. Ma qualcuno, che mi è molto caro, una volta ha detto in uno stentato italiano/spagnolo : “Rigore è quando arbitro fischia” (e VAR conferma, dico io) per cui lasciamo ad altri la comprensibile dietrologia.
– Istituire una “Coppa Europa Honoris Causa” da assegnare all’ Inghilterra, visto che proprio non riesce a conquistarla sul campo…tanto poi la rinchiuderanno in qualche buio e polveroso armadio, insieme alle medaglie del secondo posto. E questo, sia chiaro, per loro è una forma di rispetto per il vincitore vero.
E POI CHIAMIAMOLI “CAMPIONI D’EUROPA 2021” !!! Del 2020 non se ne può più’ !!!!
Marco Ettore Massara, luglio 2021 – © Mozzafiato
Foto in copertina di Salvo Alibrio – Palazzolo Acreide
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UN ABBRACCIO
Molte volte un abbraccio nasconde mille emozioni.
Dalla felicità per un incontro con una persona che non si vedeva da tanto tempo, ad un saluto per una partenza, al semplice piacere di farlo.
Senza perdermi in inutili e ripetitivi discorsi sul divieto di abbracciarsi di questi ultimi mesi, sulla sua importanza di farlo per la psiche e l’equilibrio neuro-spirituale dell’essere umano, l’abbraccio tra Mancini e Vialli è stato splendidamente denotatore.
Un abbraccio che ha mosso in entrambi tutte le emozioni e le tensioni trattenute per tanto tempo.
Le lacrime sono scese copiose e hanno commosso tutti.
Ci hanno commosso perché appartengono ai silenzi, ai morsi sulla lingua per ‘dover’ tacere, ai dolori vissuti in solitudine, a quello che non si riesce a spiegare con le parole.
Entrambi gli ex giocatori della Sampdoria erano talmente felici che potevano solo incorniciare questa loro esultanza dipingendo il loro volto con le lacrime della gioia.
Grazie Mancio, grazie Gianluca Vialli, grazie Italia.
Baldassarre Aufiero, luglio 2021 – © Mozzafiato