Franco Battiato: scopritore di talenti.
Nel giorno della dipartita di Franco Battiato , tutti hanno esaltato la sua originalità musicale complessa e semplice allo stesso tempo e per questo facilmente comprensibile a tutti.
Molti hanno sottolineato che dietro la sua peculiare forma di cantare, nascosti tra le strofe delle sue canzoni, esistono significati e contenuti ineluttabili per il nostro destino di esseri umani.
Tutto vero.
Come reale, concreto, inconfutabile il suo spessore culturale, una preparazione filosofica eccelsa e una conoscenza trasversale delle varie religioni, quest’ultima un suo vero punto di forza.
Ma la maggior parte di coloro che hanno commentato, hanno dimenticato che Franco Battiato è stato uno scopritore di talenti.
Forse perché era in debito con l’immenso Giorgio Gaber, che fu il produttore del suo primo disco, Franco Battiato si fece promotore di tre grandi cantanti italiane, Alice, Giuni Russo e Carmen Consoli.
«Quando ho lavorato con loro, mi sono limitato a fare il sarto: prendevo le misure», scherzava Battiato parlando delle donne con cui aveva collaborato.
Forse però quello con Giuni Russo fu davvero un incontro fatale. Con il cantautore siciliano nasce, oltre a una grande amicizia destinata a durare negli anni, un team di lavoro che porta alla realizzazione di brani cuciti addosso alle capacità vocali e interpretative di Giuni.
Ecco, a tal proposito, voglio fare una precisazione personale.
Dopo Maria Callas, la più grande interprete, sia per qualità vocali che per talento puro, nel panorama musicale italiano femminile è stata senza ombra di dubbio, Giuni Russo.
Vi lascio il link della canzone che mi emoziona di più, interpretato da entrambi.
Baldassarre Aufiero, maggio 2021 – © Mozzafiato