C’era una volta Sergio Leone
Nella splendida cornice del Museo dell’Ara Pacis, Roma rende omaggio ad uno dei grandi maestri del cinema italiano con la mostra “C’era una volta Sergio Leone” fino al 3 maggio.
Un artista che ha riscritto completamente la forma di fare i western e ha firmato una pietra miliare della storia del cinema mondiale come “C’era una volta in America”.
Nel 1941 Sergio Leone inizia a recitare e figura tra le comparse di “Ladri di biciclette”.
Ma quello che maggiormente ci sorprende di questa mostra è non solo una cronologia esaustiva ed esauriente degli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita del regista, ma la molteplicità degli oggetti e vestiti utilizzati nei vari film, come anche la visione di scene tagliate, non conosciute alla maggior parte del pubblico.
Con la sua trilogia (Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo), Sergio Leone fu il pioniere e diede vita al genere degli spaghetti western.
Con questi tre film lanciò un attore all’epoca poco considerato come Clint Eastwood, attore televisivo con pochi ruoli al suo attivo,oggi invece, uno dei registi ed attore più acclamati del cinema mondiale.
Il suo vero capolavoro rimane “C’era una volta in America”, con le musiche di Ennio Morricone.
E dato che le coincidenze non esistono, ma hanno un profondo significato e un’immenso valore spirituale, la mostra ci ricorda che Sergio Leone e Ennio Morricone furono compagni di classe durante le elementari e si rincontrano più tardi per la iniziare la loro meravigliosa collaborazione e sinergia artistica, sicuramente uno dei sodalizi più importanti della storia del cinema.
Baldassarre Aufiero, febbraio 2020 – © Mozzafiato