NOTRE ÂME
Nell’era degli attacchi informatici, delle cyber minacce, delle armi chimiche e biologiche, è ancora il semplice fuoco a portare devastazione; e sconcerto, mangiandosi il tetto, la guglia principale ed altri settori di Notre-Dame de Paris, cattedrale simbolo dell’Europa e testimone di buona parte della sua Storia.
Il fuoco, forza primordiale e potenza primitiva; il fuoco, domine e demone; il fuoco, elemento di natura, insieme all’acqua, e-come questa-amico finché non diventa nemico; il fuoco che le fiere temono e rifuggono mentre gli uomini cercano e controllano, quando riescono; il fuoco lascia ancor più sgomenti delle bombe, persino di quelle atomiche o umane, soprattutto quando si innesca senza una causa apparente, senza un atto violento; e cresce, e si alimenta, come dotato di vita propria. L’uomo moderno fortunatamente è meno avvezzo a veder bruciare le proprie costruzioni, ma in passato la cosa era frequente; oggi solo chi abbia avuto la sventura di aver assistito da vicino ad un vasto e forte incendio, urbano o boschivo che sia, può capire: un mostro famelico che divora tutto quello che incontra; come ogni mostro, è dotato di un certo magnetismo, quasi di un fascino diabolico. Così molti si fermano a guardare le fiamme, sentendosi impotenti, come davanti al mare; qualche perverso pure le provoca, illudendosi di essere parte del loro potere distruttivo ancestrale; qualche eroe le sfida, vincendole, quando riesce.
Nei prossimi giorni si saprà con precisione com’è andata lì sull’Île de la Cité, se vi sia stato un innesco accidentale o l’atto di qualcuno, folle, criminale o semplicemente irresponsabile che sia. Per ora in ogni caso colpisce come la città si sia fermata, come la folla si sia radunata attorno alla sua Signora ferita quasi per evitarne lo scempio, persone ancora una volta ammaliate da quel nemico antico, ancora una volta domato prima che potesse fare più danni.
In quella folla, nell’era dell’indifferenza generale e delle relazioni virtuali fasulle, dei talent shows e dei video games, tanti giovani, a difesa e a sostegno, oltre e più che della fede, della cultura, dell’arte, della Storia; un po ‘ come fu per l’alluvione di Firenze molti decenni fa, ma quello era un altro mondo. Forse non tutti i valori sono estinti; forse non tutto è perduto.
Chissà se è stato il casuale destino o il perfido ingegno ad accendere il rogo proprio durante la Settimana Santa Pasqua di Passione; ma anche Pasqua di Resurrezione: Notre-Dame sarà sicuramente restaurata, se necessario ricostruita; e tornerà a nuova vita per i secoli a venire.