Guardo oltre il mio cespuglio

scopro una luminosa luce senza colori,

non è la mia stella che osservo tutte le sere,

quando non riesco a dormire.

Le gocce del cielo sono state sempre dura grandine,

però i miei arcobaleni

mi hanno restituito il vestito d’Arlecchino.

Invece ora non riesco più ad incontrarmi,

non riesco a gridare,

voglio un piccolo attimo di stanchezza riposata

sul verde e umido muschio,

con le mani nella terra e il suo odore nel mio cuore,

tra castani che mi nascondono

e

la mia rugiada asciugata da un piccolo raggio d’alba

penetrato tra i tanti rami e le tante foglie.

Dopo due lacrime

che graffieranno le mie isole perdute,

così immobile,

aspettando la fine del mio respiro.

(Montefusco,  settembre 1981 )

Foto di Baldassarre Aufiero – Riproduzione riservata

Baldassarre Aufiero, ottobre 2017  – © Mozzafiato

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