Si fa buio come in una tremenda notte
di un color nero profondo,
quando tento di oltrepassare il solido uscio.
Questo buio
se io voglio
si spezza, si frantuma in mille
che si allontanano lentamente;
ed ecco appare il mio desiderio.
Io vedo che la lavagna non è nera, ma è rossa
io vedo che la foglia non è verde, ma è rossa
io vedo che il mio sangue
non è rosso, ma è rosso.
Io fuggo velocemente
e
su un prato immenso
splendente di erba bagnata
da rugiada rossa,
tu corri verso di me
vestita di rosso,
mi raggiungi, mi guardi, sorridi, mi accarezzi, mi stringi le mani, mi baci, mi sussurri:
“Ti amo”.
Vi è un silenzio
intorno a me
colmo di suoni indistinguibili
ma colorati di rosso.
Noi ci amiamo, ci siamo indifferenti, ci odiamo.
Quid?
Noi viviamo.
Quid?
Rouge…rouge!