Si fa buio come in una tremenda notte

di un color nero profondo,

quando tento di oltrepassare il solido uscio.

Questo buio

se io voglio

si spezza, si frantuma in mille

che si allontanano lentamente;

ed ecco appare il mio desiderio.

Io vedo che la lavagna non è nera, ma è rossa

io vedo che la foglia non è verde, ma è rossa

io vedo che il mio sangue

non è rosso, ma è rosso.

Io fuggo velocemente

e

su un prato immenso

splendente di erba bagnata

da rugiada rossa,

tu corri verso di me

vestita di rosso,

mi raggiungi, mi guardi, sorridi, mi accarezzi, mi stringi le mani, mi baci, mi sussurri:

“Ti amo”.

Vi è un silenzio

intorno a me

colmo di suoni indistinguibili

ma colorati di rosso.

Noi ci amiamo, ci siamo indifferenti, ci odiamo.

Quid?

Noi viviamo.

Quid?

Rouge…rouge!

 

Baldassarre Aufiero, marzo 1979 – © Mozzafiato

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