Ma per emergere devo essere “Conchita” così?
Ho aspettato qualche giorno nel tentativo di dare un’opinione più chiara e precisa del trionfo di Conchita Wurst al secolo Thomas Neuwirth all’Europa vision contest 2014, ma la mia conclusione non si è’ poi molto discostata dall’impressione che ho avuto non appena la Signorina, ehm… Il signorino ( ho difficoltà ad inquadrarlo) e’ apparsa in tv durante la manifestazioni e più tardi in innumerevoli servizi giornalistici.Ora non ve abbiate mondo gay, trans e lesbo, io sono amica vostra e rispetto tutti e aborro l’omofobia nel modo più assoluto; tuttavia qui non e’ che si parli o che si vada a criticare l’inclinazione sessuale di nessuno/a; qui vi e’ un problema di buon gusto, che non ha sesso, età ne’ tantomeno preferenze sessuali.La signora Conchita con quella barba non si può proprio vedere, e’ in totale antitesi con il concetto speculare a quello di bellezza , non vi armonia: assenza di armonia perché non mi dite che occhi da cerbiatta, capelli fluenti alla Ava Gardner, vestito iper femminile a sirena, si sposano con un barbone degno di Bruto, l’acerrimo nemico di Braccio di Ferro.E’ la totale assenza di armonia e l’antitesi che il barbone mi rappresenta che producono un senso di quasi fastidio alla vista dell’immagine. Ma, lasciando stare per un momento il discorso puramente estetico, evitando accuratamente di citare o tirare in ballo personaggi come Michelangelo o Kirkegaard o Wilde, una considerazione viene spontanea e consequenziale..ma oggi, nel 2014 , se non stupisci anche in negativo per qualche cosa sei in capace di vincere un music contest solo perché hai una bellissima voce e la canzone e’ meravigliosa? Sei capace di far vedere che sei bravo se sei ” normale”?La verità e’ che a furia di parlare di discriminazioni, ne e’ venuta fuori una gran “fuffa” e paradossalmente adesso la discriminazione avviene nei confronti di persone che magari sono uomini che gradiscono le donne o viceversa, e senza tirare in ballo l’inclinazione sessuale, nei confronti di persone che non hanno nessun dramma o cosa particolare da raccontare o che li abbia segnati nelle loro vite.Allora mi comincio a chiedere se la “normalità” ormai non sia davvero il vero fattore discriminante e sono molto preoccupata.. Ed egoisticamente rifletto” ma io per emergere devo essere “Conchita” così? Risposta ” No grazie, passo”. Meglio l’anonimato che il cattivo gusto. Sempre.Francesca Romeo, Firenze maggio 2014 – Mozzafiato Copyright